mercoledì 20 agosto 2014

Libri di fine estate

Gialli, noir, letteratura…

In Italia si pubblica molto e si legge poco. Non diciamo niente di nuovo e soprattutto non possiamo lamentarci perché pure noi contribuiamo a incrementare il mercato editoriale, anche se siamo in controtendenza, perché leggiamo molto.
Alcuni consigli per la vostra estate da lettori.
Biagio Proietti e Diana Crispo pubblicano il giallo  Dov’è Anna? per i tipi di 21 Editore di Palermo (pag. 215 - euro 20). I meno giovani ricorderanno lo sceneggiato che nel 1976 tenne incollati al video ventotto milioni di spettatori per conoscere il mistero della scomparsa di Anna Cortese. Biagio Proietti non lo scopriamo noi: giallista sopraffino, sceneggiatore, regista. Diana Crispo scrive per radio e televisione. Il romanzo è consigliato per tutti gli amanti del giallo e per i nostalgici degli sceneggiati televisivi anni Settanta. Certo, in tempi di crisi far pagare 20 euro un giallo (narrativa popolare di pronto consumo) pare un controsenso, ma tant’è. Un giallo classico lo pubblica Iperborea, scritto da un finlandese come Mika Waltari (1908 - 1979) che conosce alla perfezione le regole del romanzo poliziesco (altro che Camilleri!) e lo dimostra con Chi ha ucciso la signora Skrof?, indagine del commissario Palmu (una sorta di Poirot finnico) che tiene avvinti alla pagina sino alla scoperta del mistero. Notevole e dal prezzo più abbordabile: 14 euro per 210 pagine, nel classico formato Iperborea. Amos Cartabia continua alla scoperta dei misteri della Val d’Aosta e dopo Valgrisanche - nel silenzio del ricordo (Acar, pag. 420, euro 18) pubblica Valgrisanche - gli occhi della morte (Il Ciliegio, pag. 345, euro 18), due thriller che hanno come sfondo un incantevole spaccato valligiano. Alessandra Calanchi pubblica Dietro le quinte del noir - Gli addetti ai lavori si raccontano (Aras Edizioni, pag. 175, euro 14), uno studio composto di interviste a un gruppo di autori che hanno come comune denominatore il noir. C’è pure Gordiano Lupi (bontà sua), in compagnia di gente come Berselli, Casadio, De Cataldo, Mongai, Malvaldi, Pastor, Varesi e molti altri. Interessante operazione conoscitiva, ma quanti spenderanno 14 euro per leggere una raccolta di interviste? Meglio sarebbe stato abbinare al colloquio con l’autore un breve racconto. Giuseppe Previti dà alle stampe un personale Almanacco del noir 2013 (Youcanprint, pag. 325, euro 16,90) dove raccoglie una serie di recensioni e di interviste a tema. Una vera miniera informativa. Basta con il giallo, adesso. Edizioni Incontropiede pubblica Il calciatore stanco di Gino Franchetti (pag. 155, euro 14,50), un nostalgico spaccato narrativo sul calcio del passato e sul ruolo del calciatore visto dagli occhi di un giocatore che non è mai diventato un campione. Consigliato per chi ama le storie sportive, come tutti i libri di questa interessante casa editrice indipendente (www.incontropiede.it). Il Canneto Editore, invece, non lo conoscevamo, ma abbiamo scoperto che pubblica opere di grande qualità. Abbiamo letto un autore interessante come Alberto Manguel (Buenos Aires, 1948), con le sue Novelle Classiche (pag. 60, euro 12) che ricordano lo stile di Borges, ma soprattutto il cubano Fernando Velásquez Medina con Ultima rumba all’Avana (pag. 212, euro 15), uno spaccato di realismo sucio tropicale che ricorda Pedro Juan Gutiérrez. Fabio Baldassarri pubblica con Robin Edizioni un romanzo storico di taglio esoterico come Le particelle di Dio – ovvero la Consorteria del Sacro Segreto (pag. 256, euro 14), dove la vicenda di Giordano Bruno è centrale allo svolgimento della trama. Concludiamo la carrellata con Il Diario di Celestino di Celestino Giorgerini (pag. 164, euro 12) pubblicato postumo dal Circolo Emilio Agostini di Sassetta, un testo delicato e poetico che ricorda Cuore di Edmondo De Amicis.
Adesso avete da leggere fino a settembre…

Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi

lunedì 4 agosto 2014

Yoani, ma ci sei o ci fai?


In un’intervista si dichiara rivoluzionaria, contro l’embargo, dice di aver pianto per la malattia di Fidel. Non solo, sta lavorando fianco a fianco con Eusebio Leal per dare a Cuba un futuro rivoluzionario…

Apro Internet, ché ormai le ultime novità si leggono in rete mica su carta, e leggo che Yoani Sánchez ha concesso un’intervista a due giornalisti del quotidiano statunitense Cabo Cañaveral (http://pepemail.blogspot.se/2014/08/cabo-canaveral-en-breve.html), dove dichiara ammirazione per Fidel Castro e contrarierà all’embargo nordamericano. Ho letto solo il riassunto sintetico della notizia, realizzato da Pepe Villarpando e Dagoberto Sierra, corrispondenti di PP Mail nel periodico Cabo Cañaveral. Mi ha sorpreso molto una dichiarazione di Yoani: “Nel nostro giornale 14 y Medio, non useremo mai la parola dittatura parlando della Rivoluzione e non chiameremo mai dittatore il leader della stessa, l’avvocato Fidel Castro”. Non paga di tanta stupidità ha aggiunto: “Considero una mancanza di etica parlare del nostro leader maximo usando il termine dispregiativo di dittatore. Siamo giornalisti (sic!) e dobbiamo conservare un’etica nel mondo virtuale del ciberspazio e dei blog”. Brava blogtrotter, da domani, per etica, riferendomi a Silvio Berlusconi, lo chiamerò illuminato riformista di centro, uomo dedito alla famiglia, morigerato, casto, grande moralizzatore dello Stato. Yoani ha parlato di embargo: “Sono convita che deve finire per evitare che continuino a proliferare tante giustificazioni”. L’articolo comparso sul blog Pepemail continua con un’enorme idiozia che non mi sento di sottoscrivere: “Fonti vicine alla blogger, affermano che ha pianto in privato per la salute di Fidel e che ha inviato una lettera alla famiglia del Comandante quando era malato”.  
Se tutto questo fosse vero, Yoani sarebbe ben peggiore di come l’ho conosciuta… Altra affermazione della blogtrotter, riconoscente al governo cubano per così tanta libertà di movimento: “Stiamo lavorando fianco a fianco con Eusebio Leal per assicurare un futuro migliore a Cuba, ma sempre rivoluzionario”. Sogno o son desto? Il mio augurio è che la notizia sia falsa e che Cabo Cañaveral si sia inventato tutto, ché altrimenti la blogtrotter non finirebbe mai di stupirci!|



Gordiano Lupi

P.S.: APPRENDO ADESSO CHE SEMBREREBBE TUTTO INVENTATO DAL SITO INTERNET ISPANICO CHE HA DATO LA NOTIZIA!