martedì 27 marzo 2012

Il Papa a Cuba tra ipocrisia e repressione

Oswaldo Payá. “Chi tace è complice del regime!”
Yoani Sánchez: “Un coraggioso ha gridato per tutti abbasso il comunismo!”


Yoani Sánchez sta digitando messaggi su Twitter per seguire dal basso la visita del Papa. Racconta che molte persone sono state allontanate da Piazza della Rivoluzione e quanti arresti ci sono stati per impedire la partecipazione dei dissidenti alla messa che il Papa terrà all’Avana. Benedetto XVI ha fatto una visita di cortesia a Raúl Castro, ha visitato la nunziatura e forse incontrerà Fidel (ma non è certo), mentre di sicuro non vedrà Hugo Chávez, che ha detto di non voler interferire con la visita del Santo Padre. Yoani riferisce di sei arresti in provincia di Matanzas e di un grande nervosismo della polizia politica nelle zone dove transiterà il Papa. La messa di Santiago de Cuba ha visto un protagonista coraggioso che ha gridato: “Abbasso il comunismo!” ed è stato subito arrestato. Non sappiamo ancora il suo nome ma su Internet gira il filmato.


Oswaldo Payá ha diffuso un comunicato stampa dove afferma che “il silenzio alimenta l’impunità del regime”. Riportiamo il suo pensiero, come sempre lucido ed esauriente.


“Non si devono accettare il silenzio tanti maltrattamenti da parte del regime, tanti abusi e detenzioni contro chi difende pacificamente i diritti umani. Mentre Raúl Castro saluta per la seconda volta il Papa durante la messa, le sue bande repressive assaltano centinaia di dissidenti e li incarcerano per tutta Cuba, perché non possano vedere il Papa neppure da lontano. Non hanno nessuna importanza le parole che si dicono, perché non è possibile dare un’immagine di armonia in una situazione come questa. Si stanno alimentando la paura, la simulazione, l’impunità e l’arroganza di un governo repressivo, non certo la pace, la giustizia e la riconciliazione. Tutti siamo responsabili e tutti non dobbiamo tacere: il governo che reprime, il popolo che teme e non parla e la Chiesa che è parte del popolo e pure lei tace”.


Il quadro è esatto. La giunta militare isola i dissidenti perché non vedano il Papa. Numerose detenzioni, confinamenti e minacce a dissidenti per evitare che assistano alla messa che celebrerà il Santo Padre. Hanno tagliato anche i telefoni di molti oppositori e incrementato la vigilanza presso le loro case.

Nel frattempo il cardinale Jaime Ortega parla come uno della famiglia Castro, magnifica i miglioramenti economici della nuova Cuba, le piccole imprese che stanno nascendo e persino il cambio di potere per linea dinastica, spacciandolo per avvicendamento democratico. Non c’è molto da sperare nella gerarchia ecclesiastica, ma per fortuna ci sono i preti coraggio. Da Santiago de Cuba si ode la voce di Padre Conrado: “Il Papa affronti il problema dei diritti umani!”


Gordiano Lupi

18 commenti:

  1. In nessun video si sente gridare ABBASSO IL COMUNISMO. La fonte è Yoani Sanchez (la cui fonte è Diario de Cuba). Quel che si vede dal video, è un pazzo che corre verso il Papa (in qualche altro paese ciò è permesso?). Critico senza alcuna riserva la reazione dei due uomini della croce rossa (ma da ciò a parlare di repressione, credo che bisognerebbe essere cauti con le parole). Yoani Sanchez crede che la polizia sia sinonimo di repressione. Ma a San Pietro non ci sono controlli quandi migliaia di fedeli assistono? Gradirei risposte (anche precedenti)

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  2. Caro Vincenzo, io la lascio libero di esprimere la sua idea. Non le basta? Mi sembra una dimostrazione di democrazia. Abbiamo idee diverse. Non si tratta di ignorarla. Io la leggo ma non la condivido, però, come Voltaire, lotterò fino alla morte perchè lei possa continuare ad esprimere le sue idee. Se lo facessero anche a Cuba?

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  3. Quindi lei sta affermando che a San Pietro la gente può avvicinarsi al Papa? Lei afferma che in Messico non c'era polizia per strada? Coerenza, per cortesia.

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  4. Vincenzo, mi fa dire cose che non ho detto? E' un metodo stalinista, o che altro? Ho solo detto che lei può parlare in libertà e che io rispondo con i miei articoli.

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  5. Io non voglio parlare in libertà, voglio capire l'idea che lei ha di Yoani Sanchez. Se davvero i suoi 160 tweets in 2 giorni le sono parsi una visione alternativa della visita papale (quando in realtà riproduceva quel che stava vedendo per televisione). Grazie

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  6. Caro Vincenzo, quello che io penso di Yoani Sanchez l'ho scritto in un libro (Per conoscere Yoani Sanchez)e in centinaia di articoli. Sono io ad averla portata in Italia, quando nessuno la conosceva. E' un'amica, una persona cara, una ragazza colta e intelligente. Credo molto di più in lei che nel regime, certo. Lei è padrone di fare diversamente. A ciascuno il suo, no?

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  7. Sempre vago. Una risposta netta non può darla? 160 messaggi a twitter per ripetere quel che diceva Cubavision, le sono sembrati una visione alternativa?

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  8. Certo che sono stati una visione alternativa. ma lei l'ha sentito cosa diceva la televisione cubana? Io sì...

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  9. Io ero connesso online con Cubavision, in TV vedevo Telesur e leggevo di tanto in tanto il twitter della blogger:
    - Benedicto XVI pisa ahora mismo suelo cubano. Hay representación de obispos y del gobierno

    - Grupo de infantes le dice "Bienvenido a Cuba". Hay alfombra roja y Raúl Castro camina a su izquierda...a su siniestra

    164 tweets analoghi. Dove sta la visione alternativa? Fare faccine è una visione alternativa?

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  10. Certo! Alla TV cubana e a TELE SUR hanno fatto solo propaganda!

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  11. e Yoani Sanchez ha fatto la meteorina informandoci se a Santiago pioveva

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  12. Ma lei non era quello che diceva che in nessun video si sentiva dire "abbasso il comunismo"? Certo, pure Amnesty Internacional è una pericolosa associazione sovversiva. Quanto alle meteorine, ce ne fossero come Yoani Sanchez! Il suo blog è pura letteratura - verità.

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  13. Stranamente, come sempre del resto a Cuba, ogni volta che c'è un arresto, tortura, manganellate, non ci sono prove... Stranamente i "dissidenti" fanno foto ovunque e a chiunque però quando sono malmenati non fanno un video. Assurda coincidenza...Allora le ripeto, il tizio correva come un pazzo verso il Papa, in quale parte del mondo ciò è consentito? Condanno energicamente il comportamento della croce rossa, ma niente a che vedere con dittature o altro... O dovrei affidarmi al Nuevo Heral, Martinoticias e a Yoani Sanchez.... poi, un giorno se le va, vorrei parlare anche di Posada Carriles...persona dalla quale Yoani Sanchez e le "Dame" non hanno mai preso le distanze! Fabio Di Celmo, suo connazionale, lo ha dimenticato anche lei?

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  14. Ma com'è originale! Posada Carriles, Di Celmo, i dissidenti sono pagati dalla Cia, il Nuovo Herald non è credibile, Yoani Sanchez neppure... Il Granma e il regime invece sì... Di cosa dovremmo parlare, io e lei? Parliamo del tempo che è meglio.

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  15. Io non sarò originale ma lei ha i paraocchi. Credevo di trovare quantomeno una persona intelligente con cui dialogare, invece lei è pieno zepppo di propaganda anticubana. Buone cose. Faccia una cosa...quando il Papa celebererà la messa pasquale, vada a San Pietro, cerchi di superare il cordone di sicurezza e corra verso il Papa gridando (ovviamente senza farsi sentire) Abbasso Monti, Capitalismo, Berlusconi, PD, Vendola...chiunque...vediamo cosa succede? Nel peggiore dei casi, dovrò ricredermi. Arrivederla

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  16. Io ho il paraocchi? La devo prendere come una battuta? Proprio voi castristi con gli occhi bendati come i ciuchi usate questa espressione? Proprio voi che sapete solo ripetere la retorica del regime e che parlate a base di luoghi comuni, senza sapere e senza conoscere? Io sono zeppo di propaganda anticubana? Cuba non è il regime. Cuba sono gli uomini e le donne che vorrebbero essere liberi. Io - invece - non mi sono mai illuso di parlare con una persona intelligente. Faccia una cosa. Non legga più le cose che scrivo in questo blog. Non fanno per lei. "Pensare è sconsigliato per chi non è abituato" (Guccini). Legga il Granma! Tanto lo pubblicano anche in italiano. Con i soldi di chi? Ma...

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  17. Lei non ha voluto prendere posizione su Poasada Carriles e Di Celmo, difinendola "propaganda di regime". E' una vergogna per tutta l'Italia. Chiudo! Fortuna che la sua Yoani Sanchez in Italia la conoscono quattro gatti e forse anche meno

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  18. Quattro gatti? Mi permetta di fare una risata felina...

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