sabato 5 novembre 2011

Linea di partenza

di Yoani Sanchez
da www.lastampa.it/generaciony


Il Paseo del Prado da un paio di giorni è in agitazione, ma non per colpa dei ragazzini che corrono da ogni parte e dei piccoli truffatori che cercano di accalappiare turisti. La confusione è stata prodotta dal nuovo Decreto Legge N. 288 (http://www.desdecuba.com/generaciony/wp-content/uploads/2011/11/go_x_035_2011.pdf) che stabilisce nuove norme per il passaggio di proprietà delle abitazioni. Una misura a lungo attesa che finalmente vede la luce sulla Gazzetta Ufficiale, tra la soddisfazione di molti e la preoccupazione di altri. Questo Paseo scortato da leoni di bronzo è sempre stato il mercato spontaneo dove permutare appartamenti, mentre adesso i curiosi chiedono i dettagli di una misura importante, che introduce flessibilità ma sembra ancora insufficiente. Vogliono sapere se il titolo di proprietà che hanno in mano servirà immediatamente a dare il pieno diritto di cedere, ereditare o vendere le loro case. In una nazione che ha vissuto per decenni con un mercato immobiliare congelato, non è facile credere che sarà tutto così facile come ritengono molti, né che le cose si svolgeranno nei limiti della legalità come assicura il Ministero della Giustizia.

Uno dei principali timori che affiorano quando parliamo con le persone per strada riguarda il modo in cui la Banca Centrale valuterà la legittimità del denaro per l’acquisto di un immobile. Per compiere simili transazioni prima si dovrà depositare il contante in un conto corrente. I poco fiduciosi clienti del nostro sistema bancario temono che il denaro possa essere confiscato nel caso in cui lo Stato ritenga che non sia di origine “limpida”. Sono certa che a ogni rischio la gente risponderà con qualche trucco, per questo immagino sin da ora che gli importi dichiarati e versati in banca saranno la metà o la terza parte di quanto realmente costerà la casa. Il resto passerà da una mano all’altra, da una tasca all’altra. Il passaggio di proprietà degli appartamenti ha avuto luogo per troppo tempo in maniera illegale, quindi non dobbiamo aspettarci che adesso tutto avverrà secondo le 16 pagine del nuovo decreto.

Inoltre potrebbe esserci la possibilità di un’esplosione migratoria, perché “saranno validi gli atti di trasmissione di appartamenti, realizzati dai loro proprietari, in maniera legale, prima di uscire definitivamente dal paese”. Migliaia di cubani attendevano questo segnale, come un atleta che aspetta lo sparo per lasciarsi alle spalle la linea di partenza. I costi esosi delle pratiche migratorie saranno sostenuti grazie alla vendita di appartamenti messi all’asta sul mercato immobiliare. La casa si trasformerà in un’ala, mentre per quarant’anni è stata considerata soltanto un’ancora. Inoltre dobbiamo notare che nella nuova misura è ben evidenziato il tenue filo rosso già presente nel decreto sulle auto (http://www.desdecuba.com/generaciony/?p=5418). Il privilegio riservato soltanto ai ristoranti più fidati ideologicamente, questa volta è indicato al punto 110. Il decreto recita: “Il Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri o il suo Presidente avranno potere decisionale riguardo a certe abitazioni ubicate in determinate zone del paese”. Vedremo la mappa dell’Isola disseminata di asterischi per indicare luoghi dove la compravendita necessita di requisiti che non sono scritti da nessuna parte. Le cosiddette “zone congelate” aumenteranno e le differenze sociali - così spesso negate - verranno alla luce, soprattutto quel profondo abisso che separa le persone affidabili che possiedono denaro dai cittadini che possono contare su risorse non santificate dal potere.

Traduzione di Gordiano Lupi

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