lunedì 26 settembre 2011

Nunzio Festa parla (bene) del mio Fidel Castro



Machista addirittura come il Che e rivoltoso da giovane, il caudillo Fidel Castro, uno dei tanti dittatori ancora sul trono nel 2011, proprio mentre viene dato quasi per morto o per quasi morto, è descritto punto per punto, come lui stesso mai avrebbe fatto, da uno degli osservatori italiani più attenti della vita di Cuba, Gordiano Lupi in “Fidel Castro. Biografia non autorizzata” (A.car, 2011).

Fidel Castro. Biografia non autorizzata potrebbe non piacere ai giornalisti alla Minà o agli adolescenti di tutto l’età bloccati con la testa nell’idea del mito e con la mitica idea che comunque progresso esistenziale, oltre che di base, nell’Isola Castro ne abbia davvero portato; quindi, si dovrebbe mettere tra parentesi, per l’occasione, una serie di norme e comportamenti tutt’ora in auge: il carcere e l’esilio per chi non la pensa come il regime, la corruzione, la svendita delle persone e oggi persino d’alcuni beni, la sottomissione dei non eterosessuali.

Quest’immersione in ogni aspetto della complessa quanto eterogenea e sicuramente fortissima, oltre che storica, figura di Fidel Castro, spiega al pubblico sia il Fidel incantatore di folle sia il Fidel dal pugno duro sia il Fidel intimo. Dalle origini. Durante tutta la rivoluzione. Fallita. Nonostante, appunto, il sogno d’uguaglianza e di riscatto dei popoli del “Terzo Mondo”. A parte, d’altronde, la fratellanza con le lotte di resistenza d’altri popoli: quello angolano su tutti. Il legame fortissimo, per forza di cose, col Venezuela. Dove Chavez non è che uno dei tantissimi estimatori di Castro.

La biografia scritta da Gordiano Lupi, che a Cuba dedica tantissimo della sua vita e molto del suo lavoro, non è il documento politico d’uno yankee che vuole veder riuscire l’assassinio del dittatore. Cosa, tra l’altro, persino abbandonata dagli Usa e che la Cia non ha più il compito di tentare. Perché i nordamericani, si scopre, preferiscono mantenere in sella Fidel (malattia permettendo). Adesso. L’opera, spietata, come comunque è giusto che sia, di Lupi, ci racconta il Fidel Castro che si rapporta con le donne e il pensiero politico di Fidel Castro. Il libro piacerà senza dubbio ai libertari. Perché è un canto per la liberazione dall’oppressione, dalla tirannide, dai soprusi. Che legge Cuba quale stato di polizia. E non solamente come terra dalla bellezza inaudita e ventre che partorisce medici pronti anche a cambiare temporaneamente patria quando inviati dal Capo a sostenere la sanità d’altri stati dell’America Latina.

Tantissimi punti del Fidel Castro di Gordiano Lupi fanno davvero male. Però non è più possibile chiudere gli occhi. O giocare a fare i compagni, magari radical-chic, mentre una parte del popolo cubano è stanco. E lo dimostra. Ma non solamente sui blog. Perché Cuba ha ancora esiliati e imprigionati. Punisce i non eterosessuali, per esempio, come se non fossero buoni a sparare, e soprattutto come la vera rivoluzione fosse ancora in atto. Giusta o sbagliata che sia, l’idea di democrazia che noi occidentali coccoliamo e non abbiamo. Il regime castrista deve finire.

Gordiano Lupi (Piombino, 1960), collabora con La Stampa di Torino. Traduce gli scrittori cubani Alejandro Torreguitart Ruiz, Yoani Sánchez, Felix Luis Viera ed Heberto Padilla. Ha pubblicato molti libri monografici sul cinema di genere italiano per la casa editrice romana Profondo Rosso. Collabora con www.tellusfolio.it curando rubriche su Cuba, cinema italiano e narrativa italiana. Tra i suoi lavori più recenti: Cuba Magica - conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son - viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel - Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Mi Cuba (Mediane, 2008), Fellini - A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Sangue Habanero (Eumeswil, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Per conoscere Yoani Sánchez (Il Foglio, 2010), Velina o calciatore, altro che scrittore! (Historica, 2010), Tinto Brass, il poeta dell’erotismo (Profondo Rosso, 2010), Storia del cinema horror italiano - vol. 1 Il Gotico (Il Foglio, 2011). Cura la versione italiana del blog Generación Y della scrittrice cubana Yoani Sánchez e ha tradotto per Rizzoli il suo primo libro italiano: Cuba libre - Vivere e scrivere all’Avana (2009).


Autore: Gordiano Lupi
Titolo: Fidel Castro. Biografia non autorizzata
Editore: A.Car.
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 208
Prezzo: 15 euro

Articolo di *Nunzio Festa

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