venerdì 4 marzo 2011

Il lavoro privato secondo Raul Castro



Nella foto è possibile vedere le condizioni in cui lavora un barbiere privato, uno dei mestieri liberalizzati più gettonati della nuova Cuba. Questo è il lavoro privato che intende Raul Castro, realizzato in locali di fortuna (per i quali si pagano imposte) e con scarsi mezzi. Il sistema tributario che il governo sta preparando prevede imposte esorbitanti, inoltre il sistema tributario sarà progressivo, per evitare l'arricchimento dei cittadini. Un meccanismo di imposte asfissiante renderà molto difficile lo sviluppo del lavoro privato e la creazione di nuovi posti di lavoro. Il futuro scenario cubano si presenta molto triste. Si parla di eliminare progressivamente la tessera del razionamento alimentare che prevedeva somministrazioni di beni a prezzi politici e di licenziare 500.000 lavoratori pubblici. In cambio il governo pretende il pagamento di imposte esose che riducono a zero il margine di guadagno. In pubblico Raul Castro parla di incentivare il lavoro privato, ma nelle segrete stanze del governo la sola cosa che interessa è cercare di ottenere un gettito fiscale dai nuovi mestieri, oltre a eliminare un buon numero di stipendi e di sovvenzioni pubbliche.
Gordiano Lupi

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